La Marijuana non è altro che il termine più semplice con il quale ci si riferisce alla pianta di canapa ( detta anche cannabis )
In realtà indica e specifica la sostanza che si ottiene dai fiori essiccati della pianta femmina
La cannabis è una pianta originaria dell’ansia centrale e viene coltivava da oltre 10.000 anni.
Era infatti adoperata dal popolo giapponese, mongolo e tartaro ancor prima della seta e del cotone.
Come testimoniano i resti di semi bruciati ritrovati nelle tombe di stregoni asiatici, era utilizzata anche per rituali funebri.
Solo successivamente è apparsa in Europa e nelle americhe.
Ben prima dell ‘uso ricreativo di oggi, la pianta di marijuana veniva coltivata per gli estratti dei suoi semi e per le fibre ed usata come materiale per cucire vestiti, vele, corde e altre molteplici cose.
Anche l’ Italia nello secolo scorso divenne uno dei maggior produttori mondiali di canapa.
Di fatti il nostro paese era il più importante fornitore della Marina Britannica per la produzione di vele, stoppa e alberi lavorati e tessuti nel nostro paese.
Oggi la produzione della pianta di marijuana si è riattivata in diversi parti del mondo e anche in Italia.
I motivi sono da ricercare nell’ integrazione di questa pianta con l’ecosistema e per la sua capacità di bonificare terreni da agenti inquinanti.
Ed è proprio per le sue peculiarità di integrazione con l’ecosistema del nostro territorio che la pianta di marijuana trova nel presente nuova fioritura.
Le sue proprietà terapeutiche sono note fin dai primi del 1800, ma è solo successivamente che si è scoperto che il THC aveva proprietà mediche di rilievo.
Di fatto proprio il THC a basse concentrazioni al di sotto della soglia dello 0.5 come di legge ha effetti benefici sulla organismo ed usato a scopo terapeutico per diverse sintomatologie.
Oltre che uno scopo terapeutico la coltivazione della marijuana crea anche benefici per l ‘ecosistema integrandosi perfettamente con l’ambiente.
La cannabis infatti riduce il consumo del suolo, arrestando la desertificazione e limitando la perdita di biodiversità.
Tosca7 fin dal suo albore si prende cura di questo importante aspetto integrando perfettamente le sue coltivazioni con l’ecosistema circostante.